Case study: Guarding the Art, la mostra al Baltimore Museum of Art (BMA)

Creare eventi, mostre, programmi rilevanti per la propria community richiede un cambiamento di prospettiva da parte delle istituzioni culturali, che includa una conoscenza approfondita della propria audience, attraverso un esercizio di ascolto costante verso ciò che accade e verso i cardini valoriali che animano le persone.
Nei precedenti articoli del nostro magazine abbiamo avuto modo di approfondire e raccontare delle mostre e dei programmi che sono stati sviluppati grazie all’attenzione che le istituzioni culturali hanno posto verso la propria audience.
Un esempio di coinvolgimento del proprio pubblico per lo sviluppo di un segmento di memoria collettiva è il progetto curatoriale “crowd-created” sviluppato al MuCEM di Marsiglia, mentre l’attenzione ai valori sociali attuali e allo sviluppo delle diverse narrazioni delle opere è stato sviluppato Rijksmuseum con la mostra “slavery”.
La Mission e la Vision del Baltimore Museum of Art
Come viene sottolineato nella mission, l’arte e la cultura all’interno del Baltimore Museum of Art si pone l’obiettivo di creare connessioni tra la città di Baltimora ed il resto del mondo attraverso l’arte, sviluppando un contesto di eccellenza artistica attraverso eventi, mostre e programmi rilevanti per la propria community.
Per il Baltimore Museum of Art, infatti, creare eventi rilevanti per tutta la community significa prendere decisioni e sviluppare programmi che ricerchino il raggiungimento dell’equità sociale.
The Baltimore Museum of Art connects art to Baltimore and Baltimore to the world, embodying a commitment to artistic excellence and social equity in every decision from art presentation, interpretation, and collecting, to the composition of our Board of Trustees, staff, and volunteers—creating a museum welcoming to all.
Mission Statement
La centralità dell’eccellenza artistica e dell’equità sociale presenti nella mission sono le colonne su cui si fonda la visione ambiziosa che il museo si è posto: ogni politica e pratica del museo, ogni decisione strategica, nonché la composizione del Board of Trustees, del personale e dei volontari sono guidati da queste responsabilità:
Bold, brave, and essential, it is the unwavering vision of The Baltimore Museum of Art to be the most relevant publicly engaged museum in the United States.
BMA Vision statement
Come viene poi specificato, il core-value del museo è la volontà di offrire un luogo accessibile verso l’arte dove contribuire allo sviluppo di un’agorà fervida e partecipe da parte di tutta la società.
Per questo l’intento del museo è formare una collezione di opere d’arte d’eccellenza e creare mostre e programmi socialmente rilevanti e all’avanguardia: “Attraverso la raccolta, la ricerca, la presentazione e l’interpretazione della ricca e variegata collezione del Museo e ascoltando le esigenze del nostro pubblico, il BMA incarnerà il suo impegno per l’eccellenza, l’equità, la rilevanza e la giustizia sociale”.

credit: Mitro Hood
Creare programmi rilevanti per la propria community. Guarding the Art: la mostra curata dalle guardie di sicurezza
Partendo così dalla volontà di ascoltare le esigenze del proprio pubblico e poter creare un luogo aperto ed in grado di coinvolgere la propria community, nel 2021 Amy Elias, BMA Trustess, e Asma Naeem, Chief Curator hanno iniziato a pensare dei modi nuovi per interagire con il proprio pubblico.
Perciò, seguendo la mission e la vision del museo, sono state concepite delle attività che coinvolgessero in prima persona una parte della community nello sviluppo di un dialogo aperto tra le opere e le sale dell’istituzione culturale.
Inaugurata domenica 27 marzo 2022, Guarding the Art è la prima mostra nella storia del Baltimore Museum of Art interamente curata da diciassette membri attuali ed ex membri del team di sicurezza del museo, con circa venticinque opere d’arte provenienti dalla collezione del museo.
Il progetto è iniziato con un’indagine inviata a tutti i membri del team di sicurezza della BMA per valutare il loro interesse nello sviluppo di una mostra che avrebbe offerto loro l’opportunità di far sentire la propria voce attraverso le loro prospettive sulla collezione del museo.
Le persone che hanno aderito al progetto hanno lavorato nell’ultimo anno in collaborazione con la dirigenza, i curatori e gli altri uffici del museo nello sviluppo della mostra: dopo aver proposto la propria selezione di opere, il gruppo ha incontrato curatori, i conservatori ed i designer per saperne di più su ogni opera, sulle sue condizioni e sui requisiti di presentazione. Hanno discusso sugli allestimenti della mostra ed effettuato le selezioni finali in base al modo in cui le opere si sarebbero adattate agli spazi.
La mostra mette così in risalto le prospettive del personale di sicurezza e le loro riflessioni sulle opere d’arte con cui hanno interagito, dando il loro punto di vista legato, al loro background, alle interazioni con i visitatori ed ai loro interessi personali.
Per esempio, Kellen Johnson ha selezionato due opere che hanno un legame rispettivamente con la musica e gli artisti neri: Still Life with Large Shell (1939) di Max Beckmann, un ritratto di sua moglie, Mathilde, violinista e cantante, e Normandy Landscape (1928) di Hale Woodruff, creato quando l’artista viveva in Francia.
*Postilla finale: All'inaugurazione della mostra, lo scorso 27 marzo 2022, una dozzina di membri del Baltimore Museum of Art (BMA) hanno tenuto una manifestazione davanti ai gradini che portano all'ingresso storico del museo. In virtù del riconoscimento di un programma in buona fede e della creazione di un vero ascolto delle esigenze della propria community, l’inaugurazione della mostra ha dato l’occasione per dare visibilità ad una richiesta verso il direttore del museo, ovvero la firma all’accordo elettorale sindacale della città, senza il quale i lavoratori non possono votare per certificare ufficialmente il loro sindacato.