Un’analisi di quello che si trova (e non si trova) nelle proposte delle diverse coalizioni in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.
Mancano meno di venti giorni al voto del 25 settembre e tutti i principali partiti hanno presentato i loro programmi elettorali per le elezioni 2022.
Sebbene i programmi cerchino di coprire tutte le aree di intervento (dalle tasse, alle relazioni internazionali, azioni riguardo il lavoro, l’ambiente, etc.), turismo – e soprattutto Cultura – rimangono ai margini (se non completamente esclusi) dai principali ambiti di confronto e proposta politica di tutte le coalizioni.
All’interno dei programmi elettorali la maggior parte dei partiti, infatti, si limita ad esprimere statement di indirizzo generico, con elenchi di obiettivi ed azioni vaghe prese come riferimento di massima.
Come riportato anche in un articolo del giornale online Il Post, infatti, la maggior parte dei programmi sono il risultato di un lavoro frettoloso, raccogliticcio, resosi necessario dai tempi stretti imposti dalle scadenze elettorali.
E se questo ha rappresentato un problema solo parziale per quanto riguarda argomenti più “caldi”, nel caso della Cultura ha implicato la sua quasi totale assenza dalle proposte partitiche per la prossima legislatura.
Abbiamo quindi deciso di mettere a confronto in questo articolo del nostro magazine, le iniziative culturali e turistiche che i principali partiti vorrebbero intraprendere.
Elezioni 2022: I programmi elettorali dei principali partiti, a confronto
Nella seguente tabella è possibile confrontare i programmi elettorali dei principali partiti e le azioni da intraprendere in ambito culturale.
Come spesso accade in generale nel confronto politico ed amministrativo nel nostro Paese, l’analisi evidenzia come la Cultura rappresenti un “di cui”, un accessorio di contorno ad altre tematiche (spesso a braccetto con il turismo), trattato con approcci di policy tradizionali, miopi, di breve periodo e incapaci di coglierne con maturità politica le potenzialità in termini economici, sociali ed educativi.
Anche questa volta, quindi, a noi sembra che un’occasione sia stata persa e che le premesse, indipendentemente da quello che sarà il risultato espresso dopo il 25 settembre, lasciano intravvedere tempi difficili per il settore.
Un settore, quello culturale e creativo che dovrà, dal canto suo, cercare di pensare ad altre strade, che portano lontano da Roma verso i territori locali, in contatto con amministrazioni e con potenzialità in grado di osservare da vicino le necessità dei singoli territori, rispondendo in modo efficace ad esigenze e potenzialità espresse a livello locale.
Coalizione di Destra
Coalizione di destra – PER L’ITALIA. Accordo quadro di programma per un Governo di centrodestra | Made in Italy, cultura e turismo: – Valorizzare la Bellezza dell’Italia nella sua immagine riconosciuta nel mondo; – Tutela e promozione del Made in Italy, con riguardo alla tipicità delle eccellenze italiane; – Italiani all’estero come ambasciatori dell’Italia e del Made in Italy: promozione delle nostre eccellenze e della nostra cultura attraverso le comunità italiane nel mondo; – Costituzione di reti di impresa del comparto turistico, per la promozione e commercializzazione del settore, anche a livello internazionale; – Sostegno al settore dello spettacolo e incentivi per l’organizzazione di eventi a livello nazionale; – Supporto alla presenza dell’Italia nei circuiti dei grandi eventi internazionali; – Tutela della nautica e delle imprese balneari: 8000 km di litorale, 300.000 addetti del settore, un patrimonio che va tutelato; – Promozione del patrimonio culturale, artistico, archeologico, materiale e immateriale, e valorizzazione delle professionalità culturali che costituiscono il volano economico e identitario italiano; – Valorizzazione e promozione di un’offerta turistica diversificata; – Incentivo alla digitalizzazione dell’intera filiera del settore turistico e della cultura; – Contrasto all’esercizio abusivo delle professioni e delle attività del turismo e della cultura. |
Partito Democratico
Partito Democratico – INSIEME PER UN’ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA | Conoscere è potere: istruzione, cultura, socializzazione È imprescindibile ribadire il ruolo e la funzione della dimensione pubblica della cultura, ridefinire nuove e virtuose forme di coinvolgimento dei privati, valutare le implicazioni e le ricadute che l’approccio imprenditoriale ha sulla gestione culturale e lavorare per una perequazione territoriale dell’offerta culturale. Se la cultura rappresenta uno strumento di condivisione del patrimonio cognitivo e creativo, i luoghi della cultura si configurano come sistema di base della comunità che alimenta una coscienza culturale collettiva e riattiva costantemente dinamiche di aggregazione ed inclusione implementando contestualmente la capacità attrattiva del nostro Paese, con le inevitabili e positive ricadute in ambito turistico. Vogliamo investire nella cultura come spazio di emancipazione, strumento di socialità e opportunità di crescita personale, contrasto all’illegalità. Vogliamo potenziare l’offerta culturale nelle periferie delle città metropolitane e nelle aree ad alta marginalità sociale, attraverso progetti che coniughino inclusione sociale, riequilibrio territoriale, tutela occupazionale e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale. Anche il sistema museale nazionale va rafforzato attraverso una strategia che incrementi gli istituti autonomi e valorizzi i musei delle aree interne, anche con il ricorso a prestiti pluriennali di opere d’arte dei depositi dei grandi musei. Il ricorso a selezioni internazionali per la scelta dei direttori di musei e parchi archeologici statali si è dimostrata una strategia di successo, anche per l’internazionalizzazione del nostro patrimonio culturale, che deve continuare. Vogliamo promuovere la completa digitalizzazione del patrimonio culturale. Desideriamo sostenere il settore dello spettacolo dal vivo e l’industria cinematografica e audiovisiva italiana rafforzando il sistema di finanziamento pubblico dei comparti e forti incentivi per giovani autori e nuove produzioni. Vogliamo potenziare il tax credit, il sostegno alle coproduzioni internazionali, la salvaguardia e rilancio delle sale cinematografiche e teatrali, il riconoscimento della funzione culturale dei locali di musica live. Abbiamo l’obiettivo di ampliare e potenziare l’Art Bonus. Proponiamo forme di detraibilità delle spese sostenute per la partecipazione alle attività culturali, l’abbattimento dell’IVA per i prodotti culturali e un sostegno economico ai consumi culturali dei giovani oltre alla conferma del bonus cultura 18App. Sosteniamo infine la reintroduzione strutturale del 2×1000 all’associazionismo culturale. Riguardo invece all’editoria, serve una nuova legge di settore per sostenere tutti i soggetti della filiera: case editrici, librerie, distributori, traduttori, autori e autrici tra cui anche illustratori e fumettisti. Occorre rafforzare il Piano nazionale per la promozione della lettura, favorendo virtuose sinergie tra reti di scuole, biblioteche, archivi e luoghi della cultura e potenziare il Centro per il libro e la lettura e l’investimento sulla Capitale italiana del libro. Sull’arte e l’architettura contemporanea proponiamo il potenziamento del Piano per l’arte contemporanea, il riconoscimento giuridico delle professionalità delle arti visive, il sostegno alla committenza artistica anche attraverso nuovi incentivi fiscali e un Piano nazionale per l’architettura contemporanea, oltre a una nuova legge di settore. Vogliamo sostenere un Piano nazionale per il recupero e il rilancio dei Borghi italiani, contrastando lo spopolamento delle aree interne e prevedendo: esenzioni fiscali per le attività commerciali nei piccoli comuni; riqualificazione in chiave sostenibile dell’edilizia rurale storica; potenziamento del Piano nazionale Grandi progetti beni culturali; promozione internazionale della Capitale italiana della Cultura. Questo permetterà di arricchire l’offerta di turismo culturale, la promozione di forme di turismo lento in chiave sostenibile, favorendo esperienze di viaggio innovative, come nel caso dei treni storici ad alta panoramicità. Rientra in questa logica anche il potenziamento dell’offerta culturale nelle periferie delle città metropolitane con progetti di inclusione sociale, riequilibrio territoriale e tutela occupazionale e di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale attraverso le arti performative e le arti visive. |
Movimento 5 Stelle
Movimento 5 Stelle – Dalla Parte Giusta. CUORE E CORAGGIO PER L’ITALIA DI DOMANI | Dalla parte del Turismo: per valorizzare il nostro patrimonio culturale e artistico – Per valorizzare il nostro patrimonio culturale e artistico, istituzione di una piattaforma per l’incontro tra bisogni dei turisti e l’offerta del territorio italiano, utile a incrementare la capacità di vendita di prodotti e servizi anche delle PMI agricole e artigiane; – Piano pubblico di assunzioni per superare il grave sottodimensionamento del ministero dei beni culturali e delle sue istituzioni periferiche; – Freno alle esternalizzazioni e contrasto all’uso distorto del volontariato e dei lavoratori della cultura; – Misure di protezioni e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. |
Azione e Italia Viva
Azione e Italia Viva – Il programma di Azione e Italia Viva | Cultura, Turismo e Sport L’Italia è il penultimo Paese in UE per partecipazione ad attività culturali: meno di un italiano su due frequenta musei, teatri, concerti o mostre, Quasi il 60% della popolazione, dai 6 anni in poi legge meno di un libro l’anno. L’Italia ha nella sua cultura le vere radici della civiltà occidentale e per questo deve essere veicolo di trasmissione e socializzazione tra generazioni e ceti sociali. In questa chiave abbiamo formulato le nostre proposte. Per riavvicinare gli italiani alla lettura vogliamo valorizzare e rendere le librerie dei luoghi di incontro e di comunità. Inoltre, essendo il paesaggio italiano una manifestazione culturale a cielo aperto, il nesso tra cultura e turismo è molto stretto, per questo a completamento di queste proposte abbiamo dedicato una pagina del programma al turismo. 1. Raddoppiare ogni donazione per la cultura effettuata dal privati con fondi pubblici Proponiamo un sistema di doppio finanziamento: ogni donazione fatta da un privato ad un ente culturale sarà replicata dal pubblico. Questo sistema dà un incentivo concreto ai luoghi della cultura per attrarre nuovi finanziamenti privati in quanto i loro singoli contributi avrebbero un Impatto doppio. 2. Facilitare l’accesso al luoghi della cultura tramite un carnet con 10 ingressi gratuiti La popolazione con ISEE inferiore ai 15.000 euro avrà accesso ad un carnet di 10 ingressi gratuiti per teatri, mostre, gallerie d’arte, musei, siti archeologici e altri luoghi d’arte. 3. Sponsorizzare gemellaggi tra scuole e istituti culturali Per avvicinare maggiormente gli studenti italiani al mondo dell’arte, proponiamo di gemellare ogni istituto scolastico a un istituto culturale. La collaborazione permetterà di organizzare laboratori ed eventi come, ad esempio, incontri tra studenti e artisti, cine club e approfondimenti tematici. 4. Far conoscere la Capitale d’Italia tramite un viaggio gratis per tutti gli under 25 Il patrimonio storico culturale di Roma è patrimonio di tutto il Paese, per questo tutti i giovani devono avervi accesso. Per questa ragione, vogliamo dare a tutti i giovani tra i 18 ai 25 anni l’opportunità di recarsi nella Capitale d’Italia con un viaggio sponsorizzato dal Governo. Proponiamo di offrire un viaggio in treno, 2 notti in ostello vincolate alla visita di siti archeologici, musei e gallerie d’arte. 5. Finanziare le librerie che organizzano corsi di lettura Per avvicinare gli italiani alla lettura, proponiamo di finanziare le librerie che offrono corsi di avvio alla lettura per bambini. In questo modo si potenzia anche il ruolo delle librerie come luogo di scambio e di formazione. Saranno sostenuti anche librari che avvieranno collaborazioni con le scuole primarie per queste attività durante le ore del tempo lungo scolastico. 6. Finanziare la carta stampata I mezzi di diffusione della cultura su carta stampata sono sempre meno utilizzati. Per non far scomparire giornali e riviste di informazione, proponiamo di destinare loro la quota del canone RAI che attualmente viene trattenuta dal Ministero dell’Economia. 7. Potenziare il mecenatismo culturale Vogliamo che il sostegno privato alla cultura sia semplice e conveniente. L’Art bonus, il mezzo di finanziamento al settore da parte di imprese, deve essere reso più semplice negli adempimenti burocratici. 8. Crediti di imposta per il settore cinematografico e audiovisivo Il Tax credit è un utile strumento di sostegno al settore dell’audiovisivo, tuttavia necessita di alcune essenziali correzioni. Bisogna riformare i criteri di erogazione in modo da scongiurare una logica di finanziamento a pioggia e una partecipazione pretestuosa e poco strategica. Il Tax credit deve favorire la nascita di progetti ambiziosi e, insieme, la valorizzazione di attori con una comprovata esperienza per rafforzare l’assetto industriale del settore. 9. Potenziare gli istituti italiani di cultura all’estero Vogliamo che gli istituti italiani di cultura all’estero aiutino le energie creative del nostro Paese ad esprimersi in territorio globale. Valorizzare gli istituti italiani di cultura significa rafforzare le relazioni produttive e offrire agli attori della cultura italiana le basi di una carriera internazionale. In un mondo sempre più globalizzato, gli istituti italiani di cultura all’estero devono puntare alla promozione di tutto il settore cultura, facendo rete con le realtà omologhe, favorendo gli scambi e le partnership industriali, ampliando il mercato italiano e permettendone una maggiore incisività. 10. Start up e giovani Intendiamo favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro culturale attraverso una politica di detrazioni fiscali per gli under 40 che puntano a creare nuove realtà imprenditoriali nel comparto. Generare un sistema che tuteli il lavoro delle nuove leve, favorendone le idee, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica. 11. Verso il pubblico del domani Per potenziare il consumo culturale, oltre a una politica di sostegno che si concentri sull’offerta, è necessario favorire alla base lo sviluppo di una domanda. Le politiche di promozione della cultura sono a oggi frammentarie. Per favorire l’accesso alla cultura da parte del più giovani, proponiamo di istituire un fondo unico che raccolga tutti i capitoli di finanziamento già esistenti (per la promozione della lettura, del cinema, dell’arte, della musica e degli spettacoli dal vivo) con l’obiettivo di garantire iniziative programmatiche, in modo da ridurre le differenze fra le realtà scolastiche dei territori e arricchire strutturalmente l’offerta formativa. 12. Lo spettacolo dal vivo. Nei due anni di fermo dovuti alla pandemia, le attività culturali degli spettacoli dal vivo-teatro, musica, danza, circo e spettacolo viaggiante, sono state costrette a ingenti perdite. Per tutelarle, proponiamo di potenziare il Fondo unico dello spettacolo e, in particolare, di incentivare progetti multidisciplinari e le attività trasversali dedicate alle scuole in modo da creare un meccanismo di scambio virtuoso con il settore di promozione della cultura. 13. La cultura come presidio di civiltà Dare impulso alle realtà imprenditoriali che si occupano della rigenerazione delle aree interne e rurali, cioè quelle porzioni di territorio presenti in tutta Italia che soffrono di un impoverimento demografico, dell’assenza di capitale umano e di mancate occasioni di scambio e di confronto. Allo stesso tempo, intendiamo favorire e sostenere l’attività dei soggetti culturali che operano nelle carceri italiane. La cultura resta il nostro più importante presidio di civiltà e ha bisogno di un forte investimento. Turismo Il turismo è stato uno dei settori maggiormente colpiti durante la pandemia. Dal 2019 al 2021 il suo contributo al PIL italiano è diminuito di oltre il 16%. Le nostre proposte hanno l’obiettivo di rafforzare questo settore con interventi di breve e medio periodo. 1. Armonizzare l’offerta turistica a livello nazionale attribuendo la competenza allo Stato Prima che il Titolo V della Costituzione fosse riformato nel 2001, la potestà legislativa regionale in materia di turismo veniva esercitata nei limiti dei principi stabiliti dalle leggi dello Stato. Il quadro legislativo attuale invece lascia ad ogni Regione il potere di veto su qualsiasi tentativo di armonizzazione e frammenta l’offerta turistica nazionale. Per dotare il Paese degli strumenti istituzionali necessari allo sviluppo di una politica di sistema occorre ri-centralizzare la competenza del turismo. 2. Ridurre la pressione fiscale in capo alle imprese del settore Per alleggerire la pressione fiscale a carico delle imprese turistiche occorre – commisurare la TARI al numero di giorni in cui la struttura è aperta e al tasso di occupazione; – sostenere la qualità dell’attività di ricezione e ospitalità con incentivi per la riqualificazione delle strutture, parallelamente ad una troppo spesso rinviata definizione della classificazione nazionale delle stesse. 3. Investire sul Turismo Ferroviario II PNRR prevede il potenziamento delle linee ferroviarie in Italia: si potranno raggiungere territori interni e meno conosciuti con il treno. E necessario che il Ministero del Turismo promuova, per valorizzare territori coinvolti, percorsi culturali in collaborazione con le aziende della rete ferroviaria: biglietti dei treni per effettuare percorsi saranno venduti in pacchetti a prezzo agevolato. 4. Gestione delle emergenze Le calamità naturali, oltre ad infliggere danni a persone e strutture, riducono i flussi turistici nel le zone interessate dall’emergenza Al fine di mitigare gli effetti negativi di tali calamità e migliorare le capacità di gestione delle emergenze, proponiamo di: – istituire misure per tutelare il reddito di imprese e lavoratori stagionali colpiti dai danni; – predisporre strumenti di comunicazione immediata volti alla trasmissione di informazioni corrette e al rilancio dell’immagine turistica delle destinazioni colpite; – definire una convenzione tra il sistema di protezione civile e le organizzazioni di categoria per migliorare l’organizzazione dell’accoglienza di chi rimane privo di alloggio. 5. Potenziare la formazione turistica L’attuale formazione turistica di scuole superiori ed istituti tecnici alberghieri non è adeguata al posizionamento turistico dell’Italia e all’offerta di qualità a cui ambisce. Proponiamo quindi di: rivedere programmi degli istituti professionali in funzione delle esigenze del settore, mettendo, per esempio, maggiore enfasi sulle lingue straniere; realizzare una scuola specializzata con corsi universitari dedicati alla formazione di direttori e manager del turismo. |
Coalizione di destra – PER L’ITALIA. Accordo quadro di programma per un Governo di centrodestra
Partito Democratico – Insieme per un’Italia Democratica e Progressista
Movimento 5 Stelle – Dalla Parte Giusta. CUORE E CORAGGIO PER L’ITALIA DI DOMANI
Azione e Italia Viva – Il programma di Azione e Italia Viva