Case study: Rubin Museum Of Art

Credit: David de Armas
In Italia, il numero di ascoltatori e di nuovi podcast prodotti è ormai in costante aumento da diversi anni, passando da trend emergente a modalità di consumo di contenuti consolidata in fasce di utenti sempre più ampie e stratificate.
Anche molti musei ed istituzioni culturali si sono dotati di questo strumento: un caso interessante è quello del Polo del ‘900, che ha partecipato alla produzione della serie Next Gen U – 6 podcast per orientarsi nel Bilancio europeo.
Da segnalare, come esempio dì podcast tutto dedicato a musei e collezionismo è Art at times della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: attraverso il dialogo di due insider, infatti, vengono approfondite le diverse funzioni del museo, come nasce una collezione e quali sono i linguaggi dell’arte contemporanea.
In ultimo, il Museo Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano ha pubblicato due serie di podcast: uno legato alla visita e all’esposizione delle gallerie Leonardo da Vinci, condotto dalla voce del curatore Claudio Giorgione, ed il più recente, intitolato la scoperta del Cielo, dove vengono approfondite le osservazioni degli astri e l’esplorazione spaziale.
Con un mercato in continua espansione ed il basso costo di produzione rispetto ad altri contenuti media, integrare i podcast all’interno della propria strategia online sembra la via da perseguire anche nel settore creativo e culturale, ma con quali obiettivi finali?
Case study: Rubin Museum of Art
Situato a New York, la collezione del Rubin Museum of Art è dedicata all’arte himalayana e tibetana, alla cultura delle regioni centrali dell’Asia e del subcontinente indiano.
Mission e Core Value: Access – engagement – creativity – scholarship
Come specificato sul loro sito, il Rubin Museum si pone l’obiettivo di creare un ambiente dinamico che stimoli l’apprendimento, promuova la comprensione e ispiri connessioni personali con le idee, le culture e l’arte della sua collezione.
Il suo core value è costituito da quattro colonne fondanti, dove il coinvolgimento dell’individuo e la possibilità di accedere al patrimonio culturale del museo è al centro dei loro valori:
“Crediamo nell’adozione di un approccio aperto e attivo per coinvolgere qualsiasi persona interessata per supportarla nella comprensione del nostro mondo. Lo facciamo incoraggiando connessioni profonde ed esperienze di trasformazione in un ambiente accogliente, piacevole e bello.”
About the Rubin Museum, sito ufficiale
Accessibilità in formato digitale
Come si legge nei loro report annuali, l’accessibilità – garantita anche attraverso i canali digitali – supporta in modo cruciale la realizzazione del core value istituzionale.
Tra le varie iniziative per aumentare l’accesso al patrimonio culturale, nel 2020 è stato migliorato il database della collezione online, così da rendere fruibili le opere d’arte ad un’audience più ampia, con l’aggiunta di 648 prodotti culturali provenienti dalla collezione permanente.

Credit: the Rubin Museum
L’adozione dei podcast per il Rubin Museum
Entrando nel sito ufficiale del museo, si può subito intuire l’importanza ed il contributo che i podcast hanno avuto nel perseguimento della mission: l’homepage pone in primo piano sette sezioni, tra cui la collezione, i programmi ed una sezione intitolata watch & listen.
Nel 2015 erano stati pubblicati gli episodi della sua celebre serie intitolata Mindfulness Meditation, sessioni di meditazione guidate da istruttori, ispirate alla collezione d’arte himalayana e manufatti culturali, con una media di circa 9.000 ascolti per episodio.

Credit: the Rubin Museum
Non stupiscono perciò i risultati ottenuti dall’ultima serie creata dal museo: AWAKEN. Il podcast, condotto dalla musicista e artista performativa Laurie Anderson, esplora le storie personali di dieci ospiti che condividono le loro interpretazioni del cammino verso l’illuminazione e il significato del “risveglio”.
In dieci episodi, la serie approfondisce le storie personali degli ospiti che raccontano come abbiano vissuto un cambiamento nella loro consapevolezza e, di conseguenza, nella loro prospettiva sulla vita, prendendo come punto di partenza le opere d’arte raccolte nella mostra Awaken: a Tibetan Buddhist Journey Towards Enlightenment.
La serie ha raggiunto oltre 72.000 ascolti ed è riuscita ad entrare nella classifica “Shows We Love” di Apple Podcast, grazie al primo episodio con la comica e attrice Aparna Nancherla tra le preferite dagli ascoltatori.

credit: the Rubin Museum
Obiettivo strategico: audience engagement e targetizzazione del pubblico
La capacità di coinvolgere la propria audience con un’integrazione oculata della propria strategia digitale attraverso iniziative come il virtual block party e il programma mensile di mindful connections online è il prodotto di un lungo percorso di pianificazione e sviluppo strategico che è stato in grado di sfruttare al meglio le potenzialità digitali.
Come sottolinea in un’intervista Dawn Eshelman, responsabile dei programmi del Rubin Museum, “attraverso dei contenuti online sempreverdi come i podcast il museo può continuare a essere rilevante per la propria community”.
Il caso del Rubin Museum of Art ci permette di esplorare nuove potenzialità di contenuti media come il podcast che – già emergenti nelle pratiche di consumo – possono diventare strumenti efficienti, e dai bassi costi di produzione, in supporto agli obiettivi strategici dei musei – uno fra tutti il rafforzamento del coinvolgimento del pubblico (audience engagement).
Il tutto, a patto che la produzione del contenuto venga inserita in modo coerente all’interno del progetto museale e sia in grado di soddisfare alcune caratteristiche basilari del making of per poter rientrare nei livelli minimi di qualità di produzione attesi dai fruitori/trici.
“Anche se il mercato dei podcast è un mercato affollato, sento che c’è un potenziale non sfruttato, in particolar modo se si è in grado di offrire qualcosa di veramente unico che riesce a parlare direttamente della mission della tua organizzazione.”
Dawn Eshelman, Responsabile dei programmi del Rubin Museum
1 commento su “Come integrare i podcast all’interno della propria strategia online?”
I commenti sono chiusi.